
Kia è la prima casa automobilistica a testare pubblicamente il Battery Passport a livello di cella
Kia Europe ha realizzato la prima prova su strada della sua nuova tecnologia sull’EV3, il cui pacco batterie integra un sistema di monitoraggio sviluppato da Dukosi. Questo sistema trasmette i dati di ogni singola cella direttamente a un passaporto digitale, registrando lo Stato di Salute (SoH) e rendendolo visibile a proprietari, tecnici e autorità tramite l’infotainment del veicolo. In caso di interventi o riparazioni, le informazioni si aggiornano automaticamente, creando un registro trasparente che documenta ogni fase del ciclo di vita della batteria con la stessa precisione di un libretto di manutenzione aeronautico.
Non si tratta di un semplice esperimento di laboratorio. Il test rientra nel progetto DATAPIPE, finanziato dall’Unione Europea e guidato dalla Delft University of Technology e da Hyundai Motor Group, in collaborazione con Hyundai Mobis e la rete olandese di riciclo ARN. L’obiettivo è verificare, in condizioni reali, come potrà funzionare la futura normativa europea sul Battery Passport, che entrerà in vigore nel 2027.
Secondo la normativa, ogni batteria di trazione venduta in Europa dovrà avere un’identità digitale unica con oltre cento campi dati: dettagli di produzione, composizione chimica, provenienza, cronologia degli interventi e informazioni sul riciclo. L’approccio di Kia va oltre, aggiungendo dati in tempo reale a livello di singola cella. Questa precisione potrebbe in futuro consentire la sostituzione di singole celle invece di interi moduli, riducendo i costi di manutenzione e prolungando la vita utile delle batterie.
La tecnologia viene presentata come un trionfo della trasparenza, ma solleva anche interrogativi sulla gestione dei dati. Chi possiede le informazioni che rivelano come, quando e dove si ricarica, si guida e si mantiene l’auto? Con il flusso di dati tra costruttore, officina e autorità, la batteria diventa non solo una fonte di energia ma anche un oggetto connesso e costantemente monitorato.
Kia prevede di rendere il Battery Passport standard su tutti i suoi modelli elettrici e ibridi europei entro il 2027. L’obiettivo dichiarato è allungare la vita delle batterie, ridurre i rifiuti e rafforzare la fiducia nel mercato dell’usato elettrico.
Essendo la prima casa automobilistica a portare su strada un prototipo funzionante conforme alle regole UE, Kia segna una tappa tecnica e un esperimento sociale: uno sguardo su un futuro in cui trasparenza, sostenibilità e controllo viaggiano insieme.