
Canopée: la prima nave cargo ibrida a vela che rivoluziona il trasporto marittimo
Chi avrebbe mai pensato che il futuro della tecnologia spaziale avrebbe sfruttato la più antica fonte di energia conosciuta dall’uomo? Eppure è proprio ciò che accade a bordo di Canopée, la prima nave cargo ibrida a vela al mondo. Da due anni, questa imbarcazione attraversa l’Atlantico con discreta sicurezza, riducendo il consumo di carburante, tagliando le emissioni e dimostrando che la rivoluzione green non richiede per forza nuovi motori: bastano un design intelligente e il vento giusto.
Canopée ha una missione importante e virtuosa: trasportare i componenti del razzo Ariane 6 dall’Europa continentale alla Guyana Francese. Non è solo una nave da trasporto, ma un esempio concreto di innovazione galleggiante. Le sue quattro vele automatiche OceanWings consentono un risparmio medio giornaliero di 5,2 tonnellate di carburante, equivalenti a una riduzione di 20,8 tonnellate di CO₂. Nelle condizioni più favorevoli, con vento forte e rotta ideale, il risparmio può arrivare a ben 9 tonnellate al giorno.
L’affidabilità del sistema velico è sorprendente: 99,6% di operatività con praticamente nessun guasto in due anni di servizio. Un risultato insolito quando si parla di tecnologia e oceano.
Ogni vela OceanWings permette di risparmiare circa 1,3 tonnellate di carburante al giorno, l’equivalente energetico di un motore da 300 kW. Con vento forte, questa potenza può salire fino a 510 kW per vela, raggiungendo un totale di 2 MW forniti soltanto dal vento.
Ma Canopée non è solo efficiente: è anche rapida. Solo con la forza delle vele può toccare i 25 chilometri orari, una velocità notevole per una nave mercantile.
Costruita appositamente per ArianeGroup, Canopée resterà operativa almeno per i prossimi 15 anni.
Considerando che il 90% delle merci mondiali viaggia via mare e che il settore navale è responsabile del 3% delle emissioni globali, Canopée non è solo una nave green, ma un vero punto di svolta. Se l’intelligenza artificiale e i software che gestiscono le sue vele continueranno a evolversi, questa soluzione potrebbe presto diventare la regola anziché l’eccezione.