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Salpare nella fantascienza: lo SP80 a vela con aquilone punta al record di 80 nodi

Author: auto.pub | Published on: 18.06.2025

Lo SP80 non è il classico veliero. Con il suo profilo da astronave e un'ala-aquilone presa in prestito dal parapendio, non scivola sull'acqua: la attraversa come un pesce volante in missione. Il suo obiettivo? Diventare la barca a vela più veloce del mondo.

Nel mondo della vela ad alta velocità, le regole sono ferree: solo vento come propulsore, almeno una persona a bordo e il record si misura su un tratto di 500 metri. Sono queste le condizioni imposte dal World Sailing Speed Record Council, e lo SP80 è pronto a rispettarle con determinazione.

Questo trimarano futuristico—tre scafi, due per la stabilità e uno centrale per ospitare il pilota e i comandi dell'enorme aquilone—sembra più uscito da Star Wars che da un circolo velico. Gli scafi laterali garantiscono l’equilibrio, mentre quello centrale regge la struttura. Meno scafo a contatto con l’acqua significa meno resistenza: una regola che non sfigurerebbe nemmeno in un box di Formula 1.

L’aquilone stesso è un ibrido tra vela e tecnologia da parapendio, realizzato con materiali tipici di paracadute e ali ultraleggere. È studiato per massimizzare velocità, controllo e bilanciamento aerodinamico, con dimensioni intercambiabili in base alle condizioni del vento.

Per infrangere—non solo avvicinare—la barriera degli 80 nodi (oltre 148 km/h), lo SP80 si affida a un hydrofoil che fa molto più che sollevare lo scafo. Resiste alla cavitazione e mantiene stabilità anche a velocità vertiginose. Mentre la maggior parte dei foil perde aderenza intorno ai 100 km/h, come uno pneumatico consumato su asfalto bagnato, quello dello SP80 sembra danzare sull’acqua, mantenendo la barca ancorata anche quando l’aquilone tira come una creatura mitologica.

I test sono in corso al largo della costa della Francia meridionale, dove il mare è piatto e il vento soffia costante dalla terra—condizioni ideali per prove di velocità in linea retta. Il rivale da battere? Il record di Paul Larsen del 2012: 65,45 nodi (121 km/h), ottenuto in Namibia a bordo del Vestas Sailrocket 2.

L’equipaggio dello SP80 punta a raggiungere gli 80 nodi entro la fine del 2025. Ma non aspettatevi che ammainino vele—o aquiloni—dopo quel traguardo. La tecnologia che stanno perfezionando potrebbe aprire nuove rotte nell’energia idroelettrica, nei trasporti marittimi e nel mondo delle competizioni ad alte prestazioni.