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Collegamento Laser da 1 Gbps a 36.000 km: la Cina supera Starlink

Author: auto.pub | Published on: 18.06.2025

Gli scienziati cinesi hanno raggiunto un traguardo rivoluzionario nelle comunicazioni satellitari, trasmettendo dati a 1 Gbps da un satellite geostazionario posto a 36.000 chilometri dalla Terra, una velocità cinque volte superiore rispetto a quella di Starlink, che opera molto più vicino, a 550 chilometri di altezza. Il dettaglio sorprendente? Il collegamento è stato realizzato con un laser potente quanto una semplice candela, appena 2 watt.

Nonostante la distanza enorme e le turbolenze atmosferiche, i ricercatori sono riusciti a mantenere una connessione stabile grazie a una nuova tecnica chiamata “sinergia AO-MDR”, sviluppata dalle squadre dell’Università di Pechino delle Poste e Telecomunicazioni e dell’Accademia Cinese delle Scienze. Il metodo combina l’ottica adattiva (AO), che corregge la luce distorta, con la ricezione multi-diversificata (MDR), in grado di catturare i segnali dispersi. Questo sistema contrasta efficacemente gli effetti negativi della debolezza del segnale.

I test sono stati condotti presso l’Osservatorio di Lijiang, nel sud-ovest della Cina, dove un telescopio da 1,8 metri ha agganciato un satellite a 36.705 chilometri di distanza. Il telescopio è dotato di 357 minuscoli micromirror, ciascuno regolabile individualmente. Sono questi a costituire il cuore del sistema di ottica adattiva, che modella attivamente il fascio laser in arrivo, distorto dall’atmosfera terrestre. Una volta corretta la traiettoria, il fascio viene convogliato in una fibra ottica multimodale e suddiviso in otto canali fondamentali tramite un convertitore di luce a piani multipli (MPLC).

Un algoritmo di “selezione del percorso” in tempo reale individua quindi quali tre degli otto canali trasportano i segnali più forti e coerenti. Questo filtro migliora sensibilmente la chiarezza e la stabilità del segnale, come dimostrato da ripetuti test sperimentali.

Il principale vantaggio? Un netto calo degli errori di trasmissione. La percentuale di segnali "utilizzabili" è passata dal 72 al 91,1 percento. In termini pratici, ciò significa meno buffering, meno pixel e meno fotogrammi persi nelle trasmissioni video HD: un’esperienza complessivamente più fluida e stabile.

Mentre le comunicazioni radio tradizionali stanno raggiungendo i loro limiti tecnici in termini di banda, la trasmissione laser offre un canale molto più ampio per dati più veloci ed efficienti. Per ora, il risultato cinese dimostra che anche dai confini dello spazio, un soffio di luce può trasportare un’enorme quantità di informazioni.