Eagle Lightweight GTR: L’arte inglese dell’E-Type senza compromessi
Pochi costruttori incarnano la purezza meccanica come Eagle. La piccola azienda del Sussex, celebrata da TopGear come punto di riferimento della rinascita E-Type, ha svelato la sua ultima opera: la Eagle Lightweight GTR. Un’auto che incarna lo spirito corsaiolo della Jaguar E-Type anni Sessanta, rinata grazie a ingegneria moderna e artigianalità ossessiva.
Sul sito ufficiale, Eagle definisce la Lightweight GTR come una commissione unica che fonde l’eleganza senza tempo della E-Type con una visione prestazionale contemporanea. Il risultato pesa appena 930 chilogrammi, oltre il 30% in meno rispetto a una E-Type Roadster standard.
Un dato straordinario, ottenuto grazie all’uso maniacale di materiali leggeri. Struttura e componenti mescolano alluminio, magnesio, titanio, Inconel e fibra di carbonio. Persino il carter del cambio è in magnesio, mentre lo scarico è realizzato a mano in Inconel e titanio. Come ha sottolineato Classic & Sports Car, la Lightweight GTR sembra ciò che gli ingegneri della E-Type del 1963 avrebbero potuto costruire, se avessero avuto a disposizione questi materiali e tecnologie.
Sotto il cofano pulsa un sei cilindri in linea tutto in alluminio da 4,7 litri, con tre carburatori Weber e bielle in titanio. Queste ultime permettono al motore di salire di 500 giri in più, rendendo la risposta all’acceleratore ancora più affilata. Secondo Car and Driver, il rapporto peso/potenza supera i 430 cavalli per tonnellata, abbastanza da mettere in imbarazzo molte supercar moderne.
Eagle ha riprogettato completamente le sospensioni, montando ammortizzatori Öhlins regolabili, mozzi in titanio e freni carboceramici. Il risultato, secondo l’azienda, è una tenuta di strada chirurgica ma anche un comfort sorprendente sulle lunghe distanze. Eagle la definisce “una GT omologata per la strada con l’anima da corsa”.
Dentro, la funzione incontra lo stile. L’abitacolo è rivestito in Alcantara nera, con sedili in alluminio alleggeriti, cinture a quattro punti e impianto antincendio integrato. Ma non manca la civiltà: climatizzatore, vetri riscaldati e insonorizzazione sono di serie. Il dettaglio più sorprendente, secondo Autocar, sono i comandi in madreperla, “che trasformano ogni viaggio in un atto d’arte”.
Paul Brace, direttore tecnico di Eagle, racconta che il progetto è nato dalla visione di un cliente appassionato. “Le sportive moderne sono sempre più grandi, pesanti e dipendenti dall’elettronica”, spiega. “Noi volevamo l’opposto: qualcosa di leggero, meccanico e sincero”. La collaborazione, aggiunge, “ha dimostrato che i veri sogni automobilistici si possono ancora costruire a mano”.
La Eagle Lightweight GTR è molto più di un semplice restomod. Dove altri nascondono la dinamica dietro software e modalità di guida, Eagle insegue la perfezione meccanica. Questa vettura richiama un’epoca in cui la velocità si forgiava nel metallo, non nel silicio.
In un’era digitale ossessionata dall’automazione, la creazione di Eagle è una dichiarazione d’amore per la manualità, la precisione e la passione. La Lightweight GTR non è solo un’auto: è una lettera d’amore all’anima analogica della guida.