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Quando il cervello resta a casa ma l’acceleratore esce da solo

Autore auto.pub | Pubblicato il: 15.10.2025

Il caos è iniziato quando un cittadino ha segnalato un uomo che “sembrava umano ma guidava come un problema”. Gli agenti hanno presto individuato la Jeep sospetta, ma al segnale di fermarsi il ventisettenne straniero ha pensato bene di inaugurare la sua carriera da rally. Ne è nato un inseguimento spericolato da Sázava a Praga, con punte di 190 chilometri orari e nessuna intenzione di rallentare.

La polizia ha tentato più volte la manovra PIT, il modo gentile per dire “adesso ti fermi”, ma il conducente della Jeep aveva altri piani. Quando gli agenti sono riusciti a bloccarlo e si sono avvicinati con le armi spianate, l’uomo ha provato a fare retromarcia contro le volanti, come a voler sfidare la gravità stessa.

Alla fine il sospetto è stato immobilizzato e arrestato. Ha dichiarato di aver bevuto “solo qualche birra” e ha rifiutato ogni test alcolemico, forse convinto che dopo tante scelte discutibili almeno la coerenza fosse d’obbligo.

Il caso è ora nelle mani della polizia di Praga, che sta valutando se lo stile di guida “ubriaco e a tavoletta” possa essere considerato violenza contro le forze dell’ordine.

Morale della storia: se volete farvi notare su un’autostrada ceca di notte, basta mescolare alcol, un SUV e totale assenza di logica: i riflettori vi troveranno in fretta.