


Toyota fa centro in Cina con la conveniente bZ3X
Nel competitivo mercato automobilistico cinese, dove ogni errore strategico può costare miliardi, Toyota ha saputo piazzare un colpo preciso e al momento giusto. Mentre altri marchi globali arrancano o si ritirano, il colosso giapponese ha ottenuto un successo raro con la nuova bZ3X, un crossover elettrico lanciato solo quattro mesi fa e già apprezzato dai consumatori cinesi.
Invece di rivoluzionare tutto, Toyota ha puntato su ciò che cercano davvero gli acquirenti locali: un’auto accessibile, pratica e affidabile. Sviluppata in collaborazione con GAC, la bZ3X ha già superato le 20.000 unità vendute, con oltre 30.000 preordini segnalati.
Il segreto? Il prezzo. La versione base parte da appena 15.000 dollari, meno della metà di un Highlander. Non sarà la più scattante né quella con l’autonomia record, ma offre 320 chilometri nella versione d’ingresso e fino a 610 km per la top di gamma (secondo il ciclo di omologazione cinese, più permissivo). Convertito secondo lo standard WLTP, si parla di circa 250–280 chilometri.
Anche la versione più accessoriata rimane sotto i 22.000 dollari.
In termini di dimensioni, la bZ3X ricorda la RAV4, ma con un passo allungato di 75 mm che garantisce più spazio e maggiore stabilità su strada. La motorizzazione prevede un propulsore elettrico da 204 cavalli abbinato a una batteria LFP da 50 kWh. All’interno troviamo un quadro strumenti digitale da 8,8 pollici, un enorme touchscreen da 14,6 pollici, impianto audio Yamaha con 11 altoparlanti, comandi vocali e sette airbag.
Questa strategia vincente ha già portato a un aumento delle vendite di GAC-Toyota del 5,6 percento nel primo semestre del 2025, un risultato raro mentre molti costruttori stranieri faticano in Cina. E non solo: a giugno le vendite della Camry sono cresciute del 66 percento. In sintesi, Toyota ha trovato la chiave del successo, rispettando le regole del mercato cinese e puntando a vincere.