Infiniti QX80 R-Spec: Mille cavalli di pura follia
Infiniti ha deciso che un SUV di lusso e mille cavalli possono convivere senza problemi. La divisione americana del marchio ha svelato la QX80 R-Spec, una versione speciale che abbandona il classico V8 per il leggendario V6 biturbo 3.8 litri della Nissan GT-R. Rivisto e portato all’estremo, il motore ora eroga la cifra surreale di 1000 cavalli. Il risultato non è solo una QX80 super accessoriata, ma una dichiarazione d’intenti pensata per stupire sotto i riflettori del SEMA Show.
Il motore VR38DETT, che nella GT-R50 si fermava a 720 cavalli, qui è stato completamente rivoluzionato. I tecnici hanno installato nuovi pistoni, turbocompressori Garrett, collettori su misura e un impianto di alimentazione potenziato. Centralina dedicata, trasmissione rinforzata e raffreddamento migliorato hanno spinto la potenza oltre la soglia dei mille cavalli, circa 735 kW, trasformando la QX80 in qualcosa di più simile a un dragster che a un SUV per famiglie.
Per evitare che questa massa imponente si comportasse come un mattone volante in rettilineo, Infiniti ha rivisto sospensioni e sterzo. La R-Spec monta nuovi snodi, una colonna sterzo aggiornata, molle sportive Eibach e cerchi da 24 pollici che nascondono freni carboceramici della GT-R.
Il body kit merita una menzione a parte: passaruota allargati, paraurti muscolosi e luci pixelate al posto dei fendinebbia rendono la QX80 davvero minacciosa. Il tutto è avvolto da una pellicola Midnight Purple, omaggio dichiarato alle GT-R R34 e R35. I designer ammettono senza problemi di essersi ispirati alla GT-R R35 T-Spec Takumi Edition.
Infiniti definisce la QX80 R-Spec un esperimento creativo, un esercizio su quanto si possa osare nel plasmare un SUV di lusso. Il passo più concreto è la già nota QX80 Track Spec, con V6 3.5 litri da 650 cavalli e un’impostazione altrettanto sportiva.
In un’epoca dominata da crossover ibridi ed elettrici, la R-Spec ricorda che la follia meccanica ha ancora un senso. Questo esemplare unico non cambierà la rotta del marchio, ma dimostra la voglia di Infiniti di riscoprire una sportività ormai sbiadita. E quando questa sportività prende la forma di un mostro da mille cavalli, nessuno può accusarli di essere prudenti.