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Hyundai Inster

Hyundai Inster: Piccola, Squadrata e Sorprendentemente Capace

Author: auto.pub | Published on: 25.06.2025

Hyundai sembra aver colto una nuova esigenza nel mercato europeo: la richiesta di una piccola elettrica davvero pratica. Non un prototipo, non una scatoletta piena di compromessi, ma qualcosa di concreto che sappia affrontare la vita quotidiana, offra costi di gestione contenuti, dotazioni moderne e un’autonomia sensata.

Questa è l’auto per chi guarda il prezzo della Volkswagen ID.3 con rassegnazione e poi lancia uno sguardo divertito alla Dacia Spring. L’Inster si inserisce proprio nel mezzo. Non fa concessioni sulle dotazioni, è fiera delle sue dimensioni compatte e non cerca di sembrare ciò che non è. Hyundai ha creato l’Inster affinché chi vive in città abbia finalmente un’auto che risponda alle proprie esigenze, e non solo ai calcoli di un costruttore.

L’obiettivo dell’Inster è restituire logica all’auto elettrica: non un lusso o una moda, ma una vettura concreta, confortevole, accessibile e piacevole, pronta ad aiutarti nei piccoli e grandi impegni di ogni giorno, a parcheggiare dove altri non riescono e a farti sentire soddisfatto della scelta. Non vuole essere la regina della festa o portarti a scalare montagne. Arriva con una filosofia diversa: colmare un vuoto che altri costruttori hanno solo sfiorato.

Compatta e accessibile, l’Inster si rivolge a chi cerca la praticità di un’elettrica urbana senza spendere una fortuna. Si posiziona tra micromobilità e crossover, offrendo tecnologia e funzionalità da segmento superiore in dimensioni gestibili. Ha una personalità da cartone animato: i fari tondi sembrano chiedere perdono come un cucciolo che spera nella tua clemenza.

Ma non si tratta solo di simpatia. Hyundai ha dato a questa piccola un tocco di serietà urbana: tetto alto, passaruota ben marcati e barre longitudinali creano una silhouette da mini SUV che lascia intuire una certa versatilità. Lunga appena 3,8 metri e larga 1,6, non sembra affatto destinata a stare accanto a un passeggino durante un cambio gomme.

Le proporzioni sono studiate per sembrare più grande di ciò che è: sbalzi corti, carrozzeria squadrata ma compatta. Rispetto a Citroën ë-C3 e Renault 5 è più piccola, ma mai minuscola. È come quel cagnolino sicuro di sé che incontri in strada e sa che la taglia non è tutto.

Dietro, i designer si sono sbizzarriti: una banda LED posteriore a effetto pixel, quasi come occhi di ragno, che conferisce originalità.

L’approccio stilistico di Hyundai porta freschezza e personalità. L’Inster non cerca il consenso universale: o la ami subito, o non fa per te, e questa è la sua forza. In un panorama di auto rotonde e levigate che si confondono tra loro, l’Inster è uno spicchio di lime: vivace, brillante, non per tutti.

La posizione di guida ricorda un piccolo crossover. Il tetto alto non è solo un vezzo, ma una scelta pratica: più spazio per la testa che in molte vetture più grandi, anche i passeggeri alti stanno comodi. Lo spazio per le gambe dietro sorprende davvero: non solo “buono per una piccola”, ma proprio notevole. Basta provarla per crederci.

Stringere due amici sportivi sul divano posteriore può risultare stretto, ma Hyundai ha scelto saggiamente: quattro posti veri, non cinque sacrificati.

Lo spazio è sfruttato con intelligenza: nessun grosso tunnel centrale, solo un pavimento piatto dove poggiare una borsa, una scatola o le gambe incrociate. Il selettore del cambio è al piantone dello sterzo, non per moda ma per liberare spazio.

Davanti al guidatore, la strumentazione digitale e il touchscreen da 10,25 pollici sono gli stessi delle Hyundai più costose. Il sistema è rapido, le grafiche nitide e include navigazione, ricerca colonnine, Apple CarPlay e Android Auto. Serve ancora il cavo per la connessione, forse l’unico aspetto un po’ datato.

L’Inster mantiene i veri tasti fisici: climatizzazione, volume, scorciatoie, tutto a portata di mano. Niente menu infiniti: un po’ come nella dispensa di casa, sai sempre dove trovare quello che ti serve.

Alcuni materiali interni sono rigidi e plastici, ma l’insieme è robusto, sincero e persino originale. I sedili posteriori sono singoli e regolabili, il bagagliaio si allunga e abbattendo tutto si ottiene un piano di carico piatto. Se serve, anche i sedili anteriori si reclinano: ci si può dormire o trasportare oggetti lunghi fino al cruscotto.

Al volante, l’Inster si sente nel suo ambiente: la città. Non è una sportiva né una fuoristrada, ma un’auto urbana studiata nei dettagli.

Il vantaggio di una piccola elettrica è la coppia immediata, e l’Inster risponde con prontezza. Premendo l’acceleratore scatta semaforo dopo semaforo. La base ha 95 CV (70 kW) e batteria da 42 kWh, accelera da 0 a 100 km/h in 11,7 secondi. La versione più potente (113 CV, 49 kWh) lo fa in 10,6 secondi.

In città si muove agile: sterzo leggero, dimensioni compatte, ottima visibilità. Parcheggiare è facile e il raggio di sterzata ridotto permette manovre che altri non possono. Maneggevolezza e sicurezza sono i suoi punti di forza.

Hyundai ha puntato su un buon compromesso tra comfort e precisione: sospensioni morbide ma non imprecise. All’anteriore McPherson, al posteriore ponte torcente, per mantenere compattezza e stabilità anche su asfalto rovinato. Le buche si sentono, ma la tenuta resta buona.

La silenziosità è un altro pregio: in città l’isolamento acustico è ottimo, il motore elettrico e la carrozzeria ben sigillata creano un ambiente rilassante. Anche in autostrada il rumore del vento è contenuto, rendendo l’Inster adatta anche a brevi trasferte. La velocità massima è circa 140 km/h con la batteria piccola e 150 km/h con la grande.

Alle velocità più alte si avverte la compattezza: peso contenuto, carreggiata stretta e seduta alta la rendono più sensibile a vento laterale o sorpassi. Resta sempre controllabile, ma concorrenti più pesanti sono più stabili.

La taratura della guida è sicura e conservativa: l’auto è settata per sottosterzare, comportamento ideale per una cittadina. Lo sterzo è leggero e preciso, ma non regala emozioni sportive. Un punto a favore per chi cerca tranquillità: nessuna sorpresa, nessuna reazione brusca.

Il peso (circa 1400 kg) si fa sentire nelle curve strette e nelle manovre rapide, ricordando che si tratta di un’elettrica con batteria importante. Ma in città o in autostrada non è un problema: l’Inster non è pensata per la guida sportiva.

La Hyundai Inster offre una risposta concreta a chi cerca efficienza e razionalità. Nessuna versione a trazione integrale o sportiva: scelta voluta per mantenere i prezzi accessibili e rivolgersi a un pubblico più ampio.

Due le batterie: standard da 42 kWh e maggiorata da 49 kWh. La prima promette fino a 320 km (WLTP), la seconda fino a 370 km. In condizioni reali, l’efficienza si conferma: circa 14,8 kWh/100 km.

Un vantaggio per i climi freddi è la pompa di calore di serie, che riscalda l’abitacolo senza penalizzare l’autonomia. L’Inster si adatta così anche ai paesi nordici.

A casa o al lavoro, la wallbox da 7 kW ricarica la batteria in 7-8 ore. Il caricatore di bordo supporta fino a 11 kW trifase per la ricarica pubblica accelerata.

La ricarica rapida è efficiente: in DC si arriva fino a 85 kW, ma in condizioni ideali può toccare picchi di 120 kW, permettendo di passare dal 10 all’80 percento in circa 25-30 minuti.

Il software intelligente facilita la gestione: il navigatore pianifica le soste di ricarica e la pompa di calore predispone la batteria alla temperatura ottimale.

L’Inster si distingue per la dotazione di sicurezza completa. Dove molte piccole elettriche risparmiano su assistenti e sistemi avanzati, qui Hyundai porta la tecnologia dei segmenti superiori.

Di serie, anche sulla versione base, numerosi sistemi di assistenza: la frenata automatica d’emergenza rileva auto, pedoni e ciclisti, il mantenimento di corsia avvisa e corregge la traiettoria, il monitoraggio dell’angolo cieco segnala eventuali veicoli. C’è anche il rilevamento della stanchezza del conducente.

Nei viaggi, il cruise control adattivo mantiene la distanza e può fermarsi e ripartire: una rarità tra le piccole. In manovra, la telecamera posteriore offre immagini chiare con linee guida.

La sicurezza passiva è completa: airbag anteriori, laterali e a tendina, ABS, controllo di trazione e stabilità (ESP).

Tutti questi sistemi sono di serie, non optional costosi: Hyundai crede che anche chi acquista una piccola meriti la stessa protezione delle auto più grandi. Un approccio che distingue l’Inster e la rende una scelta valida per chi cerca tranquillità e sicurezza.

L’Inster dimostra che una piccola elettrica non deve essere un compromesso. Le dimensioni compatte si sposano con intelligenza degli spazi, tecnologia e praticità, creando un’auto adatta sia alla città che alla periferia.

Punti di forza: flessibilità e idee intelligenti, come i sedili posteriori scorrevoli, la possibilità di dormire a bordo, la funzione V2L e un’autonomia più che adeguata.

Non cerca emozioni forti o guida sportiva: la sua esperienza è fluida e confortevole, perfettamente coerente con il suo ruolo.

Il prezzo, tuttavia, la porta a confrontarsi con elettriche di segmento superiore: alcune plastiche interne e la reattività del sistema multimediale risultano migliorabili.

Nonostante ciò, Hyundai ha centrato l’obiettivo: una vettura ben equipaggiata, sicura, efficiente e ricca di soluzioni pratiche e innovative per la categoria. L’Inster è ideale per chi desidera una piccola elettrica progettata con criterio, senza rinunce su dotazione, spazio o economia.