


Helderburg seleziona i clienti: nuova era del lusso estremo o semplice difesa elitista?
Helderburg, azienda statunitense famosa per il restauro e la reinterpretazione dei classici Land Rover Defender, ha annunciato un cambiamento radicale nella sua strategia commerciale. Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, l’accesso ai suoi veicoli sarà ora più ristretto che mai: non tutti potranno più acquistare una delle sue creazioni.
Secondo i rappresentanti dell’azienda, i veicoli Helderburg sono delle vere e proprie opere d’arte su ruote e non dovrebbero finire nelle mani di chiunque. Il comunicato stampa richiama i soliti concetti di eredità, valori e maestria artigianale, ma questa mossa appare più come un tentativo di difendere l’esclusività del marchio, soprattutto ora che la domanda supera di gran lunga l’offerta.
La ragione ufficiale? Prevenire la nascita di un mercato dell’usato parallelo. In altre parole, Helderburg non vuole che i propri veicoli vengano rivenduti per un facile profitto. Una logica diffusa nel segmento del lusso più estremo, ma che conferma come il valore percepito del marchio dipenda più dall’immagine che dalla reale utilità meccanica.
I clienti già esistenti avranno accesso prioritario ai nuovi modelli, chiudendo di fatto la porta ai nuovi acquirenti. In parallelo, l’azienda presenterà anche “avventure di guida su misura”, esperienze che puntano più a rafforzare il senso di appartenenza esclusiva che a valorizzare la guida vera e propria.
Helderburg non vende più semplici auto: ora concede il privilegio di possederle. Resta da vedere se il mercato abbraccerà questo tipo di elitismo selettivo o se si stancherà presto di questa tendenza. In fin dei conti, si parla pur sempre di un vecchio Land Rover restaurato, non di un uovo Fabergé.