







Xpeng G6: la nuova offensiva elettronica cinese sbarca in Europa
Il costruttore cinese Xpeng, deciso a imporsi come leader globale nella mobilità guidata dall’intelligenza artificiale, porta la rinnovata G6 in Europa con una sicurezza che sfiora la spavalderia. Basata su un’architettura a 800 volt, alimentata da una batteria LFP da 80,8 kWh e capace di ricariche fino a 451 kW, la G6 si prepara a sfidare direttamente Tesla e la gamma Ioniq di Hyundai. Il produttore assicura che la batteria può raggiungere l’80 percento in appena 12 minuti, a patto che le condizioni di colonnina, temperatura e rete elettrica siano ideali. In realtà, in Europa le stazioni in grado di sostenere 450 kW sono ancora pochissime, quindi gran parte di questa promessa resta per ora teorica.
La G6 continua a poggiare sulla piattaforma SEPA 2.0 di Xpeng, ora aggiornata con celle LFP al posto delle precedenti NMC. Il cambiamento porta vantaggi in termini di costi e sicurezza, a scapito però di una minore densità energetica. I dati WLTP dichiarano 535 chilometri di autonomia combinata o fino a 689 chilometri in ambito urbano: numeri rispettabili, ma non rivoluzionari. L’auto entra in uno dei segmenti più combattuti d’Europa, quello dei SUV elettrici di medie dimensioni, dove dovrà vedersela con Model Y, Hyundai Ioniq 5, Kia EV6, Polestar 4 e diversi concorrenti tedeschi.
Il materiale promozionale di Xpeng parla di una “batteria antiproiettile” capace di resistere a 1.000 gradi Celsius e 80 tonnellate di pressione laterale: impressionante se preso alla lettera, ma più spettacolo che reale utilità nella vita quotidiana. Lo stesso tono si ritrova nelle affermazioni sui “20.000 cicli di ottimizzazione” del telaio, che dovrebbero migliorare la dinamica e l’isolamento dalle vibrazioni.
All’interno, la G6 risponde finalmente alle aspettative europee. Un nuovo display centrale UHD da 15,6 pollici, quadro strumenti da 10,25 pollici, sedili massaggianti riscaldati e ventilati e un divano posteriore reclinabile in 12 posizioni contribuiscono a un abitacolo curato. Sembra lussuoso, ma l’esperienza con le elettriche asiatiche suggerisce che il software resta il tallone d’Achille: traduzioni imprecise, connettività incostante e aggiornamenti OTA irregolari sono ancora punti deboli frequenti.
Sul fronte del design, la G6 adotta uno stile pulito ispirato alla Scandinavia. La barra luminosa LED Starlight a tutta larghezza, i passaruota in tinta e lo spoiler ducktail la rendono riconoscibile senza eccessi. La Black Edition punta su un look più scuro, con loghi, cerchi e pinze freno neri: una scelta estetica, non tecnica.
In sintesi
Piattaforma: SEPA 2.0, architettura 800 V.
Batteria: 80,8 kWh LFP; ricarica fino a 451 kW (10–80% in circa 12 minuti).
Autonomia: 535 km WLTP combinato, 689 km urbano.
Versioni: RWD Long Range / AWD Performance.
Prezzo: da 46.780 euro (RWD), 52.780 euro (AWD).
Design: nuovo spoiler ducktail, barra LED a tutta larghezza, Black Edition opzionale.
Sicurezza: obiettivo cinque stelle Euro NCAP, struttura batteria rinforzata.