Volvo rilancia la XC70: SUV ibrido plug-in con autonomia fino a 1200 km

La nuova Volvo XC70 si basa sulla piattaforma SMA (Super Modular Architecture), sviluppata appositamente per ibridi plug-in a lunga autonomia. Al vertice della gamma, il sistema propulsivo eroga 462 cavalli e consente fino a 200 chilometri di guida esclusivamente elettrica. L’autonomia complessiva raggiunge i 1200 chilometri, posizionando la XC70 tra i modelli più efficienti della categoria.

In Cina, la versione d’ingresso adotta un sistema ibrido da 318 cavalli, capace di accelerare da 0 a 100 km/h in 8 secondi. La variante più potente riduce il tempo a 5,3 secondi e abbina una batteria da 39,6 kWh per una maggiore percorrenza elettrica. L’alternativa con batteria da 21,2 kWh offre fino a 116 chilometri a zero emissioni.

Per dimensioni, la XC70 si colloca sotto la XC90: è lunga 4.815 mm e ha un passo di 2.895 mm. Il bagagliaio varia da 408 a 1.456 litri a seconda della configurazione dei sedili. Il design è minimalista e moderno, con frontale privo di griglia, porte senza cornice e maniglie a filo, oltre alle luci diurne a LED Thor’s Hammer tipiche di Volvo. I cerchi sono disponibili da 19 o 20 pollici.

L’abitacolo punta su chiarezza e funzionalità, con display centrale da 15,4 pollici, quadro strumenti digitale da 12,3 pollici e head-up display opzionale. I materiali includono inserti in legno, mentre la dotazione standard comprende ricarica wireless e comandi vocali basati su intelligenza artificiale. L’impianto audio è firmato Harman Kardon.

In Cina, i prezzi partono da 299.900 yuan (circa 34.000 euro), segno che Volvo vuole proporre la XC70 come modello accessibile e non esclusivo. Le specifiche tecniche complete e gli allestimenti saranno svelati a settembre, in concomitanza con l’arrivo nelle concessionarie cinesi. I dettagli sul debutto europeo sono ancora da comunicare.