Parcheggiare – quell'arte raffinata che richiede un senso acuto per la geometria, una padronanza della consapevolezza spaziale e, oserei dire, un pizzico di fondamentale decenza umana.

Tuttavia, il proprietario di questo cancello sembra essersi stancato delle solite, trite scuse come: "Oh, sono solo cinque minuti!". E così, invece di chiamare un carro attrezzi, lasciare un biglietto pieno di ironico sarcasmo sotto il tergicristallo, oppure—che il cielo ce ne scampi—incidere un messaggio brusco sul cofano con un mazzo di chiavi di casa, ha scelto qualcosa di molto più poetico.

Un'arma antica quanto la civiltà stessa: l'acqua.

Ma non si tratta di una semplice pozzanghera o di una pioggerella fiacca. No, qui parliamo di un assalto idraulico a tutto gas, spinto dalla pressione, senza mezzi termini vendicativo!