



Future Hybrid System di Horse Powertrain: il ritorno degli ibridi dalle EV
Attualmente sono previste due versioni. L’unità Performance misura 740 mm in larghezza, adotta una configurazione con motori P1 e P3 ed è in grado di muovere l’auto in autonomia come ibrida a trazione anteriore. La variante Ultra-Compact, larga appena 650 mm, utilizza uno schema P2 per una maggiore efficienza di integrazione. Horse sottolinea inoltre che la stessa architettura si presta a range extender a trazione integrale, abbinando il Future Hybrid System sull’asse anteriore a un motore P4 separato sul posteriore.
Per chiarezza, la sigla “P” indica la posizione dei motori ibridi. P0 è la soluzione più semplice: un alternatore-starter a cinghia che non può muovere le ruote. I motori P1 sono collegati direttamente all’albero motore, assistono ma non possono spingere il veicolo da soli. P2 si trova tra motore e trasmissione, può muovere l’auto elettricamente con la frizione disinnestata ed è oggi la configurazione più diffusa per ibride e plug-in. P3 è montato sull’uscita del cambio e può trasmettere direttamente la trazione alle ruote. P4 è completamente separato, di solito sull’asse posteriore, come avviene in molte ibride a trazione integrale, ad esempio la Toyota RAV4 Hybrid.
Un altro punto di forza è la flessibilità nei carburanti. Il sistema accetta benzina, E85, metanolo M100 e carburanti sintetici, una scelta che Horse considera fondamentale per garantire l’adozione globale in mercati con infrastrutture e qualità dei carburanti variabili.
Perché è importante? I costruttori hanno investito miliardi nelle piattaforme elettriche pure e questa soluzione offre loro la possibilità di adattare le stesse architetture in chiave ibrida senza dover riprogettare il frontale, riducendo tempi e costi. Potrebbe rappresentare una via rapida ed economica per ampliare le gamme in quei mercati dove le EV non sono ancora una scelta di massa.
Dal punto di vista tecnico è un’idea ingegnosa. Da quello strategico, però, solleva una domanda più ampia: si tratta di un ponte intelligente per i costruttori o di un passo indietro nella transizione verso l’elettrico puro? In ogni caso, Horse Powertrain offre all’industria uno strumento interessante, capace di influenzare la velocità con cui i produttori abbandoneranno il motore termico.