
















Ferrari Equestre di Mansory: la GT a 12 cilindri reinventata in carbonio ed eccesso
A fare da sfondo scintillante, tra i porti turistici di Monaco, Mansory ha svelato la sua ultima provocazione: la Equestre, presentata come la prima trasformazione al mondo della nuova Ferrari 12 Cilindri. Come da tradizione, la casa tedesca ha applicato la sua formula collaudata: una cascata di fibra di carbonio, un’estetica portata all’estremo e numeri di prestazione ritoccati con cura per superare gli originali di Maranello.
Basta uno sguardo per capire il messaggio: se qualcosa può essere realizzato in carbonio, lo è stato. Pannelli in carbonio forgiato rivestono cofano, passaruota, minigonne e diffusore posteriore. Le prese d’aria maggiorate sono giustificate con “raffreddamento migliorato” e “maggiore deportanza”, anche se Mansory, in un raro slancio di sobrietà, ha evitato di montare un’ala posteriore imponente. La scelta viene spiegata come un richiamo all’eleganza, anche se il resto dell’auto si allontana anni luce dalle linee pulite e minimaliste di una vera Gran Turismo.
Il debutto porta con sé anche nuovi cerchi forgiati, battezzati VF.5: neri laccati, da 21 pollici all’anteriore e 22 al posteriore, abbinati a pneumatici 275/35R21 e 325/30R22. Non lasciano dubbi: questa vettura è pensata per sfilare sui boulevard di Monte Carlo, non per affrontare strade sterrate di campagna. Mansory, fedele alla sua filosofia, promette che lo stesso design sarà disponibile anche su altri modelli.
Sotto il lungo cofano, il cuore a 12 cilindri resta invariato ma con elettronica rivista e uno scarico a quattro terminali che porta la potenza a 855 cavalli e 730 Nm. I guadagni rispetto alla versione Ferrari sono contenuti ma mirati: quanto basta per attirare l’attenzione senza calpestare troppo i piedi a Maranello. Gli scarichi sfociano in quattro terminali affiancati, incorniciati da ulteriore fibra di carbonio.
All’interno, Mansory si concede la sua consueta “libertà totale”. L’esemplare esposto sfoggia Alcantara grigia con dettagli viola, cielo stellato a LED e logo Mansory illuminato nelle stesse tonalità. Inserti in carbonio a vista, volante sportivo, tappetini ricamati e pedali in alluminio completano l’ambiente. L’atmosfera ricorda più una lounge di hotel di lusso che l’eleganza discreta di una GT da viaggio.
La Ferrari 12 Cilindri era già una creazione di nicchia, definita dal cofano smisurato, dal motore a 12 cilindri e da un design misurato. La Equestre di Mansory la rende inconfondibilmente sua: più carbonio, un pizzico di potenza in più e un abitacolo che non conosce la timidezza.
Che piaccia o meno, Mansory ha centrato ancora una volta il suo obiettivo: far sembrare una Ferrari più una Mansory che una Ferrari.