
Svelato il difetto che ha fatto andare in fiamme le Lamborghini Urus
La maggior parte dei veicoli coinvolti nel richiamo riguarda Porsche: sono 107 gli esemplari interessati, tra cui Panamera, Panamera E-Hybrid e Cayenne, prodotti dal 2024 a oggi. Secondo la documentazione ufficiale, alcune di queste vetture sono uscite dalla fabbrica con i raccordi delle tubazioni della pompa del carburante ad alta pressione serrati in modo insufficiente. Le conseguenze sono gravi: rischio di perdita di carburante e, di conseguenza, di incendio spontaneo. Per chi ha investito cifre a sei zeri in un’auto, l’idea di vederla ridotta in cenere è più che inquietante: è devastante.
Il pericolo non è più solo teorico. All’inizio di settembre, una Lamborghini Urus nuova di zecca ha preso fuoco dopo che il conducente aveva avvertito un forte odore di benzina e una spia di allarme sul cruscotto. In pochi minuti, il SUV è stato avvolto dalle fiamme. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito, anche se il proprietario, ancora scosso, si chiede se un risarcimento potrà mai compensare il trauma subito.
Ancora più preoccupante, poco dopo si è verificato un secondo episodio su un’altra Urus. In questo caso l’incendio è stato evitato, ma durante un controllo sono stati trovati diversi litri di carburante libero nel vano motore. Il rischio corso è stato evidente.
Le indagini hanno ricondotto il problema alla catena di montaggio. Uno scanner difettoso aveva costretto gli operai a utilizzare uno strumento non convenzionale, lasciando i raccordi poco serrati. I successivi controlli manuali non hanno rispettato le specifiche richieste, permettendo così al difetto di sfuggire ai controlli qualità. La responsabilità ricade infine sugli ingegneri Porsche, la cui linea produce motori non solo per Porsche, ma anche per Lamborghini e Audi.
In totale, il richiamo riguarda 107 Porsche, 14 Lamborghini Urus del modello 2025 e una sola Audi SQ7 prodotta nello stesso periodo. I numeri sono contenuti, ma per chi ha affidato la propria sicurezza e il proprio patrimonio a questi marchi, anche un solo caso è già troppo.