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La iX3 debutta con due motori che erogano complessivamente 345 kW (469 CV) e 645 Nm di coppia, sufficienti per uno scatto da 0 a 100 km/h in 4,9 secondi e una velocità massima di 210 km/h. Il vero protagonista è la batteria: 108,7 kWh utilizzabili e quell’autonomia WLTP da 805 chilometri che cattura l’attenzione. La ricarica rapida arriva fino a 400 kW, permettendo di passare dal 10 all’80 percento in 21 minuti. Non mancano le parole d’ordine: “Heart of Joy”, “Symbiotic Drive” e i quattro “super cervelli” promettono una rigenerazione più fluida, un controllo di trazione più intelligente e un dialogo più naturale tra uomo e macchina.
La tecnologia è racchiusa nel nuovo linguaggio stilistico BMW, definito “senza tempo e ridotto”, ma sempre riconoscibile come parte della famiglia X grazie alla silhouette a due volumi (4782 × 1895 × 1635 mm, coefficiente di resistenza 0,24). Il bagagliaio offre da 520 a 1750 litri di capacità, a cui si aggiunge il classico frunk da 58 litri. All’interno, la iX3 introduce il nuovo Panoramic iDrive con proiezione a tutto parabrezza, head-up display 3D e la suite software OS X, che cerca di conciliare comandi fisici e interazione touch. BMW sottolinea persino che indicatori e tergicristalli restano affidati a leve tradizionali: una stranezza nel 2025, forse una frecciata ai concorrenti ossessionati dai touchscreen.
La produzione inizierà nell’autunno 2025 nel nuovo stabilimento BMW di Debrecen, in Ungheria. La prima versione, la iX3 50 xDrive, aprirà la gamma, seguita da modelli meno potenti. In Europa l’arrivo è previsto per la primavera 2026, negli Stati Uniti per l’estate, mentre in Cina sarà prodotta localmente a Shenyang. I prezzi, per ora, non sono stati comunicati da Monaco. Slogan come “efficienza migliorata del 20 percento” e “CO₂ Classe A” si sprecano; la realtà economica, invece, sarà svelata più avanti.
La questione ricarica è tanto promettente quanto delicata. Il sistema a 800 volt con picco di 400 kW è all’avanguardia anche nel 2025, ma le infrastrutture in grado di supportare tali potenze restano rare. BMW ammette che sulle colonnine a 400 volt l’auto utilizza una matrice di commutazione interna: in pratica, teoria e realtà potrebbero non coincidere sempre. Le funzioni V2L, V2H e V2G sono “dipendenti dal mercato”, ovvero legate all’adeguamento di fornitori e regolatori.
L’assistenza alla guida è gestita da uno dei “super cervelli”, racchiuso nel pacchetto Symbiotic Drive. A differenza di alcuni concorrenti, il sistema non si disattiva al primo intervento manuale, promettendo una collaborazione più naturale. L’assistente autostradale consente brevi tratti a mani libere e in città l’auto riconosce i semafori. Se tutto funzionerà come promesso, potrebbe rafforzare quello che BMW continua a chiamare Piacere di Guidare. In caso contrario, è proprio questo slogan a essere in gioco.
Il verdetto? La iX3 rappresenta una tappa fondamentale per BMW: una nuova architettura elettrica, un software inedito e un nuovo polo produttivo europeo. Ma ricorda anche i classici comunicati stampa delle elettriche del 2025: numeri WLTP da record, velocità di ricarica “fino a” e molte funzioni condizionate dalla “disponibilità di mercato”. La prova reale arriverà solo nel 2026, quando i clienti potranno finalmente mettersi al volante.