auto.pub logo
BMW i7 M70 xDrive

BMW valuta ibridi per il mercato cinese

Autore auto.pub | Pubblicato il: 28.11.2025

BMW sta considerando una svolta per la sua gamma elettrica in Cina: il marchio tedesco valuta se alcuni modelli a batteria debbano essere sostituiti o affiancati da versioni ibride con sistema range extender. Sarebbe un cambio di rotta netto per un costruttore che da anni promuove un futuro completamente elettrico.

I numeri più recenti parlano chiaro: le vendite di BMW in Cina sono in calo, mentre i costruttori locali spingono con forza nel segmento premium delle elettriche. Nel frattempo, i clienti cinesi guardano con sempre più interesse a vetture pratiche che consumano meno carburante senza dipendere totalmente da una rete di ricarica ancora disomogenea fuori dalle grandi città.

In questo contesto, una soluzione ibrida appare più sensata rispetto a una lussuosa elettrica dal prezzo elevato. BMW starebbe valutando innanzitutto i suoi modelli più grandi e opulenti, come la berlina i7 e il SUV X5, già posizionati nella fascia alta del mercato.

Cosa fa davvero un range extender

Il sistema range extender mantiene motore elettrico e batteria al centro della vettura. Un piccolo motore a combustione entra in gioco solo quando serve, di solito per ricaricare la batteria o aumentare l’autonomia nei viaggi lunghi. Il guidatore mantiene la sensazione di guida elettrica e l’abitacolo silenzioso, senza dover pianificare la vita attorno alle colonnine.

BMW dispone già di diversi componenti adattabili a questo tipo di propulsione ibrida. Questo vantaggio tecnico dovrebbe accelerare la transizione e contenere i costi di sviluppo, un aspetto cruciale in un mercato dove i rivali locali non esitano a giocare sul prezzo.

Nessuna decisione ufficiale, solo segnali prudenti

Al momento, BMW non ha confermato cambiamenti concreti per i suoi modelli. L’azienda si limita a dichiarare che sta valutando la domanda e le tecnologie più adatte per la Cina. I dati del 2025 raccontano una storia simile: in molte regioni l’interesse per le elettriche pure non cresce più come prima, mentre i clienti si orientano verso ibride o motori termici efficienti.

Una risposta pragmatica alla concorrenza

Le versioni ibride potrebbero offrire un’alternativa più accessibile rispetto alle costose elettriche di lusso come la i7, mantenendo gran parte del fascino delle EV: silenziosità, emissioni locali ridotte e guida fluida. Per molti, la sicurezza di un serbatoio accanto alla batteria è semplicemente una scelta più rassicurante.

Per BMW l’obiettivo è chiaro: fermare la discesa in Cina, dove i marchi elettrici locali alzano la posta a ogni nuovo lancio e taglio di prezzo. Se la strategia funzionerà, potrebbe essere replicata in altre aree con infrastrutture di ricarica deboli o dove i clienti preferiscono ancora una certa flessibilità rispetto all’elettrico puro.

Per ora, il piano sembra più un esperimento controllato che una rinuncia all’elettrificazione. Non si tratta di cambiare la narrazione globale, ma di ascoltare – seppur in ritardo – le reali esigenze di uno dei mercati più importanti.